Il Rapporto di Autovalutazione (RAV) è un documento che è stato introdotto dal DPR 80 del 28/03/2013. Con questa norma si intende regolamentare il Sistema Nazionale di Valutazione che, al fine di migliorare la qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti, ha il compito di valutare l’efficienza e l’efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione.
Il processo di valutazione delle istituzioni scolastiche si sviluppa attraverso le seguenti quattro fasi:
a) autovalutazione delle istituzioni scolastiche, che analizzano i dati resi disponibili dal Ministero, dall’Invalsi e altri dati significativi integrati dalla scuola, elaborano un rapporto di autovalutazione, il RAV, e formulano un piano di miglioramento;
b) valutazione esterna;
c) azioni di miglioramento;
d) rendicontazione sociale delle istituzioni scolastiche.
Attraverso una piattaforma operativa, messa a disposizione delle scuole come previsto dalla Direttiva N. 11 del 18/09/2014, ciascuna scuola ha effettuato un’autoanalisi dei punti di forza e di criticità, grazie a dati comparabili; ha potuto porre in relazione gli esiti dell’apprendimento con i processi organizzativo-didattici all’interno del contesto socio-culturale della scuola stessa e ha individuato delle priorità e i relativi obiettivi di miglioramento.
Il RAV è quindi strutturato in quattro grandi aree:
Area Descrittiva: viene descritto il contesto territoriale in cui la scuola è inserita e le risorse in esso presenti;
Area Valutativa: con riguardo sia agli esiti riportati dagli studenti che alle pratiche educativo-didattiche ed organizzativo-gestionali;
Area Riflessiva: con oggetto il processo stesso di autovalutazione;
Area Proattiva: orientata alla definizione delle priorità per migliorare gli esiti